Pescara
Storia
Il tifo organizzato a Pescara ebbe origine già nei primi anni '70, in concomitanza con l'inizio della diffusione del movimento ultras in Italia, ma fu solo nel 1976 che nacque il gruppo storico e tuttora più importante della tifoseria pescarese, quello dei "Rangers". Il gruppo, ad oggi, si caratterizza per l'apoliticità e il deciso rifiuto della "tessera del tifoso", non potendo quindi seguire la squadra in trasferta. Durante le partite casalinghe essi si posizionano in Curva Nord, recentemente intitolata a Marco Mazza, lo storico leader dei Rangers, prematuramente deceduto a causa di una improvvisa malattia nel 2006. I maggiori gruppi oltre ai Rangers sono stati i "Bad Boys", i "Cherokee" i "Park Kaos".
La maggior parte dei tifosi proviene dalla città e dai dintorni: la squadra è molto popolare in tutto l'Abruzzo e anche tra gli abruzzesi residenti nel resto dell'Italia e tra le famiglie degli emigranti abruzzesi all'estero. L'unico club ufficiale di tifosi con sede al di fuori dei confini nazionali è in Francia, ma sono molti i tifosi in Germania, Svizzera, Canada e Belgio.
Nella stagione 2013-2014, con l'introduzione della Fidelity Card “AWAY”, nelle partite fuori casa tonerà un cospiquo gruzzoletto di sostenitori pescaresi.
Gemellaggi ed Amicizie
Vicenza
"Pescara/Vicenza, nessuna differenza, Vicenza/Pescara, nessuno ci separa": ecco da anni il motto di questa fratellanza. Al "Menti", fa spesso capolino uno striscione dei "Rangers" e ad ogni gol del Pescara parte un boato, poi un applauso. Gemellaggio storico, primo in assoluto tra due tifoserie calcistiche al mondo, tuttora molto sentito da ambo le parti nonostante lo scioglimento dei "Vigilantes", gruppo principale della tifoseria vicentina, avvenuto nel 2012. Nato il 9 gennaio del 1977, quando oltre tremila Pescaresi invasero praticamente la città veneta. L' amicizia nacque in quell' occasione, con il pescara che espugnò il Menti, e con i sostenitori vicentini che, nonostante la delusione, salutarono l uscita dallo stadio dei pescaresi con un clamoroso e sincero applauso. E così anche nella gara di ritorno i sostenitori biancorossi furono accolti calorosamente dai pescaresi, ricambiando l ospitalità ricevuta. Al termine del campionato le due tifoserie festeggiarono inisieme le promozioni delle rispettive squadre. L' anno successivo, grazie agli accordi presi dai capi ultras, ci fù il gemellaggio ufficiale, avvenuto in occasione della gara Vicenza - Pescara (1977/1978) dove nel prepartita Ciro, capo dei Rangers, e Moreno, leader degli ultras vicentini, si scambiarono le sciarpe a centrocampo.
Una storia lunga piu di trent' anni che nonostante le tante traversie è felicemente destinata a rinnovarsi con le due squadre nuovamente impegnate nel medesimo campionato. Un rapporto quello tra pescaresi e vicentini fatto di reciproco rispetto e supporto che ha superato esami non sempre facili. Supporto reciproco in occasione di particolari eventi come quando il Vicenza rischiò la C2, nello spareggio di Ferrara col Prato. A tifare biancorosso, sugli spalti del "Paolo Mazza", c' erano anche 1.000 pescaresi e così, quando fù il Pescara ad aver bisogno di supporto, nella sfida promozione col Martinafranca, i "Vigilantes" ricambiarono gridando assieme agli ultras biancazzurri. Rispetto nonostante le squadre spesso siano state avversarie in campo. Difficile dimenticare l imbarazzo dei pescaresi al gol di Speranza, che violò uno 0-0 già scritto, un pareggio gradito da tutti, in un clima quasi irreale per la neve che cadeva copiosa e soprattutto per il dramma che aveva colpito il centravanti biancorosso Gonzales, amputato al braccio poche ore prima. Era Vicenza-Pescara del 17 gennaio 2006. Il piu delle volte questo gemellaggio non ha mai impedito che in campo le due formazioni se le siano date di santa ragione ma la festa sugli spalti è sempre terminata davanti ad una buona tavola imbandita. Un rituale che si ripete da anni e che anche in occasione del ventennale del gemellaggio (il 3 settembre 1997 in Pescara-Vicenza di Coppa Italia) e del trentennale, i vari club hanno sfoderato bandiere e tovaglie! In tanti, in casi di grande amicizia, partono anche il sabato per alloggiare ospiti nella città sede della gara. In molti ricordano ancora l abbuffata in pineta nel 1994. Il Pescara a rischio retrocessione giocò la penultima gara casalingha contro il Vicenza, non ancora matematicamente promosso. La gara termino con un bel pareggio a cui segui , subito dopo, un banchetto con tavolini imbanditi in pineta con porchette fumanti, bevande a non finire e zeppo di hurrà. Dunque un gemellaggio storico e consolidato che da lustro ad entrambe e che in un calcio dove è solo la violenza a fare notizia spicca come esempio per tutti gli sportivi. Per usare ancora un altra bella frase, ma questa volta di Moreno De Munari sul gemellaggio tra Vicenza e Pescara diciamo: Il calcio dovrebbe essere cosi ...
Pescara - Vicenza Nessuna Differenza
Vicenza - Pescara Nessuno Ci Separa
Messina
Il gemellaggio tra pescaresi e messinesi nasce nel 1985. Molto sentito da entrambe le tifoserie, ma anche motivo di orgoglio per le due intere città coinvolte da un legame davvero molto forte. Da ricordare un Acireale - Pescara al "Celeste" nel '93 con massiccia partecipazione dei messinesi a sostegno dei supporters biancazzurri, che fece seguito all'ormai storico spareggio salvezza col Monza disputato dalla formazione biancoscudata all' Adriatico di Pescara e dove i pescaresi diedero il loro appoggio. Da allora sono state poche le occasioni in cui le rispettive squadre si sono ritrovate per incontri ufficiali (l'ultima nell' incontro di Coppa Italia a Messina nella stagione 2003/04).
Per effetto di questa unione la tifoseria vicentina e quella messinese hanno sviluppato nel tempo un'amicizia.
Livorno
Con i Livornesi l'amicizia risale ai tempi della C (1982/83). Forse si può parlare di vero e proprio gemellaggio, che comunque viene successivamente interrotto. D' ogni modo resta negli anni un grande rispetto tra le due tifoserie, che si sono riavvicinate particolarmente in seguito alla tragica morte in campo del calciatore del Livorno Piermario Morosini durante l'incontro di Serie B del 14 aprile 2012 tra le due squadre.
Altro
Al termine degli anni '70 esistevano rapporti di amicizia anche con gli Juventini (amicizie personali) e con il CUCS Roma.
Amicizie rotte con i Milanisti, Bolognesi e Leccesi, mentre i rapporti di amicizia con i Genoani ed i Fermani erano dovute ad amicizie personali tra i membri della vecchia guardia di entrambe le tifoserie.
La tifoseria biancoazzurra ha inoltre buoni rapporti con gli ultras del Wolfsburg, con quelli del Genoa, della Fermana e con quelli della Torres (amicizia risalente al campionato di Serie C1/B del 2002/03). A livello locale c'è un buon rapporto con i tifosi del Vasto, del Giulianova e dell'Avezzano.
Rivalità
Lazio
E' la rivalità più accesa e storica, nata nel 1977, sentita maggiormente dai tifosi pescaresi, ma anche da quelli laziali. Le partite tra le due squadre sono state spesso teatro di duri scontri.
Roma
Un'altra rivalità molto sentita è quella con l'altra squadra capitolina. L'ultimo duro scontro tra le due tifoserie risale all'estate 2010, in occasione di una partita amichevole giocata allo Stadio Adriatico. Prima e dopo la partita ci furono diversi disordini, con feriti e numerosi arresti.
Hellas Verona
Forte rivalità, esistente da tempo ma particolarmente rinvigorita negli ultimi anni, in particolare nel campionato di Prima Divisione 2009/2010, nata per motivi principalmente territoriali e per la forte amicizia che lega i tifosi scaligeri a quelli laziali, rivalità che si è acuita in occasione degli scontri diretti anche a causa dei brutti cori degli scaligeri che hanno apostrofato gli abruzzesi come "terremotati" con un chiaro riferimento al terremoto de L'Aquila del 2009.
Altro
Quasi tutte le rivalità più sentite sono con le tifoserie di squadre centro-meridionali, soprattutto con Ancona, Ascoli, Bari, Salernitana, Foggia, ma anche con Avellino, Taranto, Reggina, Catania, Napoli, Cosenza, Lecce, Ternana e Perugia.
Le principali rivalità con squadre settentrionali sono con le tifoserie di Cesena, Fiorentina, Torino,Triestina e Brescia.
A livello locale, invece, vi è una forte rivalità con il Chieti, anche se è una rivalità che si manifesta più in ambito territoriale che calcistico, poiché vi è una ridotta distanza tra le due città (appena 18 km).
La maggior parte dei tifosi proviene dalla città e dai dintorni: la squadra è molto popolare in tutto l'Abruzzo e anche tra gli abruzzesi residenti nel resto dell'Italia e tra le famiglie degli emigranti abruzzesi all'estero. L'unico club ufficiale di tifosi con sede al di fuori dei confini nazionali è in Francia, ma sono molti i tifosi in Germania, Svizzera, Canada e Belgio.
Nella stagione 2013-2014, con l'introduzione della Fidelity Card “AWAY”, nelle partite fuori casa tonerà un cospiquo gruzzoletto di sostenitori pescaresi.
Gemellaggi ed Amicizie
Vicenza
"Pescara/Vicenza, nessuna differenza, Vicenza/Pescara, nessuno ci separa": ecco da anni il motto di questa fratellanza. Al "Menti", fa spesso capolino uno striscione dei "Rangers" e ad ogni gol del Pescara parte un boato, poi un applauso. Gemellaggio storico, primo in assoluto tra due tifoserie calcistiche al mondo, tuttora molto sentito da ambo le parti nonostante lo scioglimento dei "Vigilantes", gruppo principale della tifoseria vicentina, avvenuto nel 2012. Nato il 9 gennaio del 1977, quando oltre tremila Pescaresi invasero praticamente la città veneta. L' amicizia nacque in quell' occasione, con il pescara che espugnò il Menti, e con i sostenitori vicentini che, nonostante la delusione, salutarono l uscita dallo stadio dei pescaresi con un clamoroso e sincero applauso. E così anche nella gara di ritorno i sostenitori biancorossi furono accolti calorosamente dai pescaresi, ricambiando l ospitalità ricevuta. Al termine del campionato le due tifoserie festeggiarono inisieme le promozioni delle rispettive squadre. L' anno successivo, grazie agli accordi presi dai capi ultras, ci fù il gemellaggio ufficiale, avvenuto in occasione della gara Vicenza - Pescara (1977/1978) dove nel prepartita Ciro, capo dei Rangers, e Moreno, leader degli ultras vicentini, si scambiarono le sciarpe a centrocampo.
Una storia lunga piu di trent' anni che nonostante le tante traversie è felicemente destinata a rinnovarsi con le due squadre nuovamente impegnate nel medesimo campionato. Un rapporto quello tra pescaresi e vicentini fatto di reciproco rispetto e supporto che ha superato esami non sempre facili. Supporto reciproco in occasione di particolari eventi come quando il Vicenza rischiò la C2, nello spareggio di Ferrara col Prato. A tifare biancorosso, sugli spalti del "Paolo Mazza", c' erano anche 1.000 pescaresi e così, quando fù il Pescara ad aver bisogno di supporto, nella sfida promozione col Martinafranca, i "Vigilantes" ricambiarono gridando assieme agli ultras biancazzurri. Rispetto nonostante le squadre spesso siano state avversarie in campo. Difficile dimenticare l imbarazzo dei pescaresi al gol di Speranza, che violò uno 0-0 già scritto, un pareggio gradito da tutti, in un clima quasi irreale per la neve che cadeva copiosa e soprattutto per il dramma che aveva colpito il centravanti biancorosso Gonzales, amputato al braccio poche ore prima. Era Vicenza-Pescara del 17 gennaio 2006. Il piu delle volte questo gemellaggio non ha mai impedito che in campo le due formazioni se le siano date di santa ragione ma la festa sugli spalti è sempre terminata davanti ad una buona tavola imbandita. Un rituale che si ripete da anni e che anche in occasione del ventennale del gemellaggio (il 3 settembre 1997 in Pescara-Vicenza di Coppa Italia) e del trentennale, i vari club hanno sfoderato bandiere e tovaglie! In tanti, in casi di grande amicizia, partono anche il sabato per alloggiare ospiti nella città sede della gara. In molti ricordano ancora l abbuffata in pineta nel 1994. Il Pescara a rischio retrocessione giocò la penultima gara casalingha contro il Vicenza, non ancora matematicamente promosso. La gara termino con un bel pareggio a cui segui , subito dopo, un banchetto con tavolini imbanditi in pineta con porchette fumanti, bevande a non finire e zeppo di hurrà. Dunque un gemellaggio storico e consolidato che da lustro ad entrambe e che in un calcio dove è solo la violenza a fare notizia spicca come esempio per tutti gli sportivi. Per usare ancora un altra bella frase, ma questa volta di Moreno De Munari sul gemellaggio tra Vicenza e Pescara diciamo: Il calcio dovrebbe essere cosi ...
Pescara - Vicenza Nessuna Differenza
Vicenza - Pescara Nessuno Ci Separa
Messina
Il gemellaggio tra pescaresi e messinesi nasce nel 1985. Molto sentito da entrambe le tifoserie, ma anche motivo di orgoglio per le due intere città coinvolte da un legame davvero molto forte. Da ricordare un Acireale - Pescara al "Celeste" nel '93 con massiccia partecipazione dei messinesi a sostegno dei supporters biancazzurri, che fece seguito all'ormai storico spareggio salvezza col Monza disputato dalla formazione biancoscudata all' Adriatico di Pescara e dove i pescaresi diedero il loro appoggio. Da allora sono state poche le occasioni in cui le rispettive squadre si sono ritrovate per incontri ufficiali (l'ultima nell' incontro di Coppa Italia a Messina nella stagione 2003/04).
Per effetto di questa unione la tifoseria vicentina e quella messinese hanno sviluppato nel tempo un'amicizia.
Livorno
Con i Livornesi l'amicizia risale ai tempi della C (1982/83). Forse si può parlare di vero e proprio gemellaggio, che comunque viene successivamente interrotto. D' ogni modo resta negli anni un grande rispetto tra le due tifoserie, che si sono riavvicinate particolarmente in seguito alla tragica morte in campo del calciatore del Livorno Piermario Morosini durante l'incontro di Serie B del 14 aprile 2012 tra le due squadre.
Altro
Al termine degli anni '70 esistevano rapporti di amicizia anche con gli Juventini (amicizie personali) e con il CUCS Roma.
Amicizie rotte con i Milanisti, Bolognesi e Leccesi, mentre i rapporti di amicizia con i Genoani ed i Fermani erano dovute ad amicizie personali tra i membri della vecchia guardia di entrambe le tifoserie.
La tifoseria biancoazzurra ha inoltre buoni rapporti con gli ultras del Wolfsburg, con quelli del Genoa, della Fermana e con quelli della Torres (amicizia risalente al campionato di Serie C1/B del 2002/03). A livello locale c'è un buon rapporto con i tifosi del Vasto, del Giulianova e dell'Avezzano.
Rivalità
Lazio
E' la rivalità più accesa e storica, nata nel 1977, sentita maggiormente dai tifosi pescaresi, ma anche da quelli laziali. Le partite tra le due squadre sono state spesso teatro di duri scontri.
Roma
Un'altra rivalità molto sentita è quella con l'altra squadra capitolina. L'ultimo duro scontro tra le due tifoserie risale all'estate 2010, in occasione di una partita amichevole giocata allo Stadio Adriatico. Prima e dopo la partita ci furono diversi disordini, con feriti e numerosi arresti.
Hellas Verona
Forte rivalità, esistente da tempo ma particolarmente rinvigorita negli ultimi anni, in particolare nel campionato di Prima Divisione 2009/2010, nata per motivi principalmente territoriali e per la forte amicizia che lega i tifosi scaligeri a quelli laziali, rivalità che si è acuita in occasione degli scontri diretti anche a causa dei brutti cori degli scaligeri che hanno apostrofato gli abruzzesi come "terremotati" con un chiaro riferimento al terremoto de L'Aquila del 2009.
Altro
Quasi tutte le rivalità più sentite sono con le tifoserie di squadre centro-meridionali, soprattutto con Ancona, Ascoli, Bari, Salernitana, Foggia, ma anche con Avellino, Taranto, Reggina, Catania, Napoli, Cosenza, Lecce, Ternana e Perugia.
Le principali rivalità con squadre settentrionali sono con le tifoserie di Cesena, Fiorentina, Torino,Triestina e Brescia.
A livello locale, invece, vi è una forte rivalità con il Chieti, anche se è una rivalità che si manifesta più in ambito territoriale che calcistico, poiché vi è una ridotta distanza tra le due città (appena 18 km).
Gruppi
Pescara Rangers
Volto pacato, sguardo fiero, capelli al vento, fronte perennemente cinta dalla fascia sottile che distingue i guerrieri: è l’indiano il necessario punto di partenza per raccontare i Pescara Rangers e la loro definizione di ultras. Nessuno sa bene da dove sia arrivato, nessuno ha idea di chi l’abbia disegnato per primo, nessuno, soprattutto, ricorda con esattezza quando e come si sia deciso di farne il simbolo della tifoseria pescarese; sembra quasi sia stato lui a scegliere i Rangers e a prendere sugli striscioni il posto che era suo di diritto. Ne aveva, come si vedrà, tutte le ragioni.
Sono fondati nel '76 da un gruppo di ragazzi diciottenni, trascinati dall' entusiasmo per la lotta alla serie A. E' Angelo Manzo che, per il primo gruppo ultras della città, sceglie un nome che in Italia non esiste ancora, e che verrà ripreso da molte altre tifoserie.
L' innovazione portata dal gruppo riguarda in primis la concezione di tifo: Manzo è convinto che non debba essere solamente affare della curva, ma tutto lo stadio ne deve essere partecipe. Ecco allora che ,ad un solo anno dalla fondazione, spedisce i suoi ragazzi sulle tribune al fine di coinvolgere la cittadinanza nei cori.
Nel '77 i Pescara Rangers sono già riconosciuti punto di riferimento del tifo.
Il '77 è anche l'anno del leggendario gemellaggio col Vicenza, che ebbe luogo il 9 Gennaio. Questo è il primo gemellaggio tra tifoserie italiane, e ad oggi è ancora molto sentito.
Qualche anno più tardi il Pescara conquistò la serie A, ma ben presto la dovette lasciare cominciando un lungo calvario nelle serie minori, ritrovando ka massima serie solo poco volte.
I Rangers, di pari passo alla squadra non vissero sempre momenti gloriosi, ma lo zoccolo duro non mollò mai.
E' infatti a metà anni '80, che in una trasferta a Messina, si strinse un gemellaggio tanto bello da raccontare quanto emozionante. Una ventina di tifosi pescaresi vennero scaricati dal pullman alla periferia della citò siciliana, dovendo quendi scegliere se sgattaiolare nell'anonimato sino allo staddio oppure alzari alti i loro vessilli e raggiungere lo stadio intonando i propri cori. Beh con rischio che i messinesi la potessere prendere male si scelse la seconda opzione, ed ecco il colpo di scena. Il coraggio dei ragazzi del Pescara fu premiato dagli ultras messinesi con una calora accoglienza, dando inizio ad una nuova amicizia.
Volto pacato, sguardo fiero, capelli al vento, fronte perennemente cinta dalla fascia sottile che distingue i guerrieri: è l’indiano il necessario punto di partenza per raccontare i Pescara Rangers e la loro definizione di ultras. Nessuno sa bene da dove sia arrivato, nessuno ha idea di chi l’abbia disegnato per primo, nessuno, soprattutto, ricorda con esattezza quando e come si sia deciso di farne il simbolo della tifoseria pescarese; sembra quasi sia stato lui a scegliere i Rangers e a prendere sugli striscioni il posto che era suo di diritto. Ne aveva, come si vedrà, tutte le ragioni.
Sono fondati nel '76 da un gruppo di ragazzi diciottenni, trascinati dall' entusiasmo per la lotta alla serie A. E' Angelo Manzo che, per il primo gruppo ultras della città, sceglie un nome che in Italia non esiste ancora, e che verrà ripreso da molte altre tifoserie.
L' innovazione portata dal gruppo riguarda in primis la concezione di tifo: Manzo è convinto che non debba essere solamente affare della curva, ma tutto lo stadio ne deve essere partecipe. Ecco allora che ,ad un solo anno dalla fondazione, spedisce i suoi ragazzi sulle tribune al fine di coinvolgere la cittadinanza nei cori.
Nel '77 i Pescara Rangers sono già riconosciuti punto di riferimento del tifo.
Il '77 è anche l'anno del leggendario gemellaggio col Vicenza, che ebbe luogo il 9 Gennaio. Questo è il primo gemellaggio tra tifoserie italiane, e ad oggi è ancora molto sentito.
Qualche anno più tardi il Pescara conquistò la serie A, ma ben presto la dovette lasciare cominciando un lungo calvario nelle serie minori, ritrovando ka massima serie solo poco volte.
I Rangers, di pari passo alla squadra non vissero sempre momenti gloriosi, ma lo zoccolo duro non mollò mai.
E' infatti a metà anni '80, che in una trasferta a Messina, si strinse un gemellaggio tanto bello da raccontare quanto emozionante. Una ventina di tifosi pescaresi vennero scaricati dal pullman alla periferia della citò siciliana, dovendo quendi scegliere se sgattaiolare nell'anonimato sino allo staddio oppure alzari alti i loro vessilli e raggiungere lo stadio intonando i propri cori. Beh con rischio che i messinesi la potessere prendere male si scelse la seconda opzione, ed ecco il colpo di scena. Il coraggio dei ragazzi del Pescara fu premiato dagli ultras messinesi con una calora accoglienza, dando inizio ad una nuova amicizia.
Bad Boys Pescara
Il gruppo nasce nel 1985, da quattro ragazzi del quartiere Rancitelli di Pescara. con già diversi anni di curva alle spalle tra le fila di Rangers, Commandos e Ultras.
Inizialmente si scelse come nome "Boys", aggiornato un anno più tardi in "Bad Boys", fino alla forma definitiva "Bad Boys Pescara".
Negli anni si allargarono a macchia d'olio, arrivando, nel 1989 a contare più di mille tessere.
Nel '98 la Curva Nord subisce un radicale cambiamento con la fusione di tutti i gruppi nei Pescara Rangers, ma i Bad Boys Pescara decidono comunque di continuare soli, dando il loro apporta dal secondo anello dello Stadio Adriatico.
Da questo momento verrà esposto uno striscione di 34 x 1,80 metri con nome del gruppo, in caratteri davvero originali, ed al centro il legionario di 5 metri x 2,5.
Nelle stagioni 87/88 e 88/89 gli verrà riconosciuto il titolo di miglior tifoseria.
Nel maggio del 2004, a causa di incomprensioni con i "rivali" Rangers ma soprattutto per la mancanza del ricambio generazionale, si sciolgono dopo 19 anni di gloriosa attività.
Il gruppo nasce nel 1985, da quattro ragazzi del quartiere Rancitelli di Pescara. con già diversi anni di curva alle spalle tra le fila di Rangers, Commandos e Ultras.
Inizialmente si scelse come nome "Boys", aggiornato un anno più tardi in "Bad Boys", fino alla forma definitiva "Bad Boys Pescara".
Negli anni si allargarono a macchia d'olio, arrivando, nel 1989 a contare più di mille tessere.
Nel '98 la Curva Nord subisce un radicale cambiamento con la fusione di tutti i gruppi nei Pescara Rangers, ma i Bad Boys Pescara decidono comunque di continuare soli, dando il loro apporta dal secondo anello dello Stadio Adriatico.
Da questo momento verrà esposto uno striscione di 34 x 1,80 metri con nome del gruppo, in caratteri davvero originali, ed al centro il legionario di 5 metri x 2,5.
Nelle stagioni 87/88 e 88/89 gli verrà riconosciuto il titolo di miglior tifoseria.
Nel maggio del 2004, a causa di incomprensioni con i "rivali" Rangers ma soprattutto per la mancanza del ricambio generazionale, si sciolgono dopo 19 anni di gloriosa attività.
Cherokee
Storico Club Ultras, viene fondato il 27 Settembre 1987.
Caratterizzato da mentalità ultras particolarmente marcata, costante e violenta, con scontri cruenti in casa ed in trasferta.
Come si suol dire "pochi, ma buoni" , non sono mai stati numerisi, ma sempre presenti e temuti in tutto lo stivale.
Nell' Ottobre 1997 confluiscenei Pescara Rangers.
Storico Club Ultras, viene fondato il 27 Settembre 1987.
Caratterizzato da mentalità ultras particolarmente marcata, costante e violenta, con scontri cruenti in casa ed in trasferta.
Come si suol dire "pochi, ma buoni" , non sono mai stati numerisi, ma sempre presenti e temuti in tutto lo stivale.
Nell' Ottobre 1997 confluiscenei Pescara Rangers.
Park Kaos
Il gruppo Park Kaos nacque nel 1987.
Tra le curiosità si ricorda che lo striscione Park Kaos fu l'unico che riuscì ad entrare dopo gli scontri che ci furono alla stazione di San Severo prima di Foggia Pescara della stagione 1990-91.
Confluirono nei Pescara Rangers nel 1998.
Il gruppo Park Kaos nacque nel 1987.
Tra le curiosità si ricorda che lo striscione Park Kaos fu l'unico che riuscì ad entrare dopo gli scontri che ci furono alla stazione di San Severo prima di Foggia Pescara della stagione 1990-91.
Confluirono nei Pescara Rangers nel 1998.
Fedelissimi
Primo gruppo organizzato del tifo a Pescara sin dai primi anni 70. La loro presenza nei distinti è stata costante per tutti gli anni 70 dove hanno "ospitato e cresciuto" i giovani Rangers nel loro primo anno di vita nel 1976. Successivamente il gruppo passerà in curva nord nella stagione 1977/78 in concomitanza dei lavori di ampliamento dello stadio Adriatico. I Fedelissimi dopo essere confluiti nei vari gruppi della curva ma soprattutto nei Rangers continuarono di fatto a vivere solo con uno striscione poi definitivamente ritirato alla fine degli anni 90. Nel 2003 in uno stabilimento balneare di Pescara rinasce il progetto Fedelissimi per volontà dei capi che negli anni 70 fondarono il gruppo. Nel 2004 nella parte sud del settore distinti dell'Adriatico i "vecchi" con alcuni giovani provenienti dalla nord e alcuni ex Bad Boys ridanno vita al gruppo storico dei Fedelissimi. Dopo giorni di riunioni e riorganizzazione il progetto parte dall'amichevole Pescara - Roma e da allora il gruppo si presenta in casa e in trasferta con uno striscione di undici metri e uno splendido stendardo con scudo crociato. Particolare che contraddistingue i colori dei "nuovi" Fedelissimi è la presenza in bandiere, stendardi e striscioni del tricolore nazionale!. L'esperienza termina gradualmente con la stagione 2005/06 dopo l'inizio delle restrizioni sull'esposizione degli striscioni e la repressione ultras del Decrto Pisanu.
Primo gruppo organizzato del tifo a Pescara sin dai primi anni 70. La loro presenza nei distinti è stata costante per tutti gli anni 70 dove hanno "ospitato e cresciuto" i giovani Rangers nel loro primo anno di vita nel 1976. Successivamente il gruppo passerà in curva nord nella stagione 1977/78 in concomitanza dei lavori di ampliamento dello stadio Adriatico. I Fedelissimi dopo essere confluiti nei vari gruppi della curva ma soprattutto nei Rangers continuarono di fatto a vivere solo con uno striscione poi definitivamente ritirato alla fine degli anni 90. Nel 2003 in uno stabilimento balneare di Pescara rinasce il progetto Fedelissimi per volontà dei capi che negli anni 70 fondarono il gruppo. Nel 2004 nella parte sud del settore distinti dell'Adriatico i "vecchi" con alcuni giovani provenienti dalla nord e alcuni ex Bad Boys ridanno vita al gruppo storico dei Fedelissimi. Dopo giorni di riunioni e riorganizzazione il progetto parte dall'amichevole Pescara - Roma e da allora il gruppo si presenta in casa e in trasferta con uno striscione di undici metri e uno splendido stendardo con scudo crociato. Particolare che contraddistingue i colori dei "nuovi" Fedelissimi è la presenza in bandiere, stendardi e striscioni del tricolore nazionale!. L'esperienza termina gradualmente con la stagione 2005/06 dopo l'inizio delle restrizioni sull'esposizione degli striscioni e la repressione ultras del Decrto Pisanu.
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