Sono la nota colorata delle manifestazioni sportive, con le loro coreografie e i loro cori, ma il movimento ultras non è solo questo, c’è molto di più.
Gli ultras vengono considerati come sottocultura. Con questo termine si identifica un gruppo di individui accomunati da un determinato stile di vita, Essi hanno un proprio sistema di valori, oltre ad un modo di vivere lo stadio che non sempre è lo stesso del tifoso comune.
Fondamenta dei valori ultras sono Amicizia e Onore.
Le storie ultras sono sopratutto storie di amicizie, chi fa parte del gruppo sa benissimo di poter contare su chi sta al suo fianco, e se prova paura, non è per se stesso, ma perchè teme di non poter fare abbastanza per gli amici.
L' Ultras è disposto a tutto pur riuscire a difendere il proprio gruppo, i propri colori, la propria città ed il proprio striscione. Con la consapevolezza di aver dato tutto, anche se sconfitto ( non si intende nella partita ), potrà camminare a testa alta.
Nella mentalità, il gruppo, non è fine a se stesso, bensì sono molti quelli impegnati in raccolte fondi per associazioni di volontariato o più genericamente chi è in difficoltà.
Il movimento ultras è contrario alla speculazione su quella che è la propria passione: sono molte le battaglie sostenute contro le pay tv, evita di vestire il marchio della propria società e rifiuta la speculazione sulla vendita del materiale ultras.
C'è poi un codice etico, non scritto, che definisce principalmente le regole degli scontri.
- non si tocca chi non fa parte del mondo ultras
- rispetto per il nemico, non si lo si attacca se è in inferiorità numerica e non si ricorre all'uso di lame o altri oggetti che possono mettere a repentaglio la vita altrui
( purtroppo questo rimarrà molte volte pura utopia )
- uniti contro lo Stato o chi lo rappresenta
Sostanzialmente il concetto dello scontro non è picchiare il nemico, bensì metterlo in fuga e possibilmente sottrarglii i vessilli più rappresentativi. L'importante è far capire che in casa propria si comanda, facendosi trovare pronti quando l'avversario ti cerca. Allo stesso modo, quando si va in trasferta l'intento è quello di dimostrare che si comonda anche in casa altrui.
Lo scontro è allora il mezzo per imporsi sul territorio.
Gli ultras vengono considerati come sottocultura. Con questo termine si identifica un gruppo di individui accomunati da un determinato stile di vita, Essi hanno un proprio sistema di valori, oltre ad un modo di vivere lo stadio che non sempre è lo stesso del tifoso comune.
Fondamenta dei valori ultras sono Amicizia e Onore.
Le storie ultras sono sopratutto storie di amicizie, chi fa parte del gruppo sa benissimo di poter contare su chi sta al suo fianco, e se prova paura, non è per se stesso, ma perchè teme di non poter fare abbastanza per gli amici.
L' Ultras è disposto a tutto pur riuscire a difendere il proprio gruppo, i propri colori, la propria città ed il proprio striscione. Con la consapevolezza di aver dato tutto, anche se sconfitto ( non si intende nella partita ), potrà camminare a testa alta.
Nella mentalità, il gruppo, non è fine a se stesso, bensì sono molti quelli impegnati in raccolte fondi per associazioni di volontariato o più genericamente chi è in difficoltà.
Il movimento ultras è contrario alla speculazione su quella che è la propria passione: sono molte le battaglie sostenute contro le pay tv, evita di vestire il marchio della propria società e rifiuta la speculazione sulla vendita del materiale ultras.
C'è poi un codice etico, non scritto, che definisce principalmente le regole degli scontri.
- non si tocca chi non fa parte del mondo ultras
- rispetto per il nemico, non si lo si attacca se è in inferiorità numerica e non si ricorre all'uso di lame o altri oggetti che possono mettere a repentaglio la vita altrui
( purtroppo questo rimarrà molte volte pura utopia )
- uniti contro lo Stato o chi lo rappresenta
Sostanzialmente il concetto dello scontro non è picchiare il nemico, bensì metterlo in fuga e possibilmente sottrarglii i vessilli più rappresentativi. L'importante è far capire che in casa propria si comanda, facendosi trovare pronti quando l'avversario ti cerca. Allo stesso modo, quando si va in trasferta l'intento è quello di dimostrare che si comonda anche in casa altrui.
Lo scontro è allora il mezzo per imporsi sul territorio.