Storia[modifica | modifica sorgente]
Coreografia della Curva Nord in occasione della finale di Coppa Italia del 1995-96
Secondo un sondaggio del 2003, fatto dal quotidiano la Repubblica, la squadra può contare su circa 119.000 tifosi in Italia,[51] la grande maggioranza dei quali proviene dalla città e dalla provincia di Bergamo.
I primi gruppi di tifo organizzato nacquero verso la metà degli anni sessanta quando si formò il primo centro di coordinamento del tifo orobico, denominato Club Amici dell'Atalanta.[52] Prima di allora il tifo come lo si intende al giorno d'oggi era pressoché inesistente.
Il 12 dicembre 1971 durante una trasferta organizzata dal Club Amici, un gruppo di amici decide di creare il primo gruppo organizzato di tifosi nerazzurri: nascono così gli Atalanta Commandos che si posizionarono dapprima nella curva Sud dello stadio Comunale e successivamente in curva Nord (dal 1997 intitolata a Federico Pisani), luogo in cui si riunisce tutt'oggi il tifo atalantino[53]. Il gruppo, di stampo apolitico, porta ad un'innovazione del tifo a Bergamo, con cori e striscioni e basandosi sul concetto della non-violenza. Di anno in anno, l'organizzazione fa sempre più proseliti, e si distingue anche fuori dallo stadio, organizzando partite di calcio, camminate, pullman propri e distribuendo un giornalino per diffondere la "mentalità" ultras.
Pochi anni più tardi, sull'esempio dei Commandos, nascono nuovi gruppi in curva Nord; tra i più importanti citiamo il gruppo Ultras-Fossa(di stampo meno pacifista del precedente), gli Sbandati e le Brigate Neroazzurre.
Quest'ultime, nacquero da uno costola degli stessi Commandos, nei quali non condividevano l'eccessiva moderatezza, dando un'impronta più trasgressiva. Da qui in avanti, per le Brigate inizia un'ascesa continua che le porterà in breve tempo a diventare uno dei club ultrà più ammirati e rispettati di tutta Italia.
La nuova mentalità favorevole allo scontro trova molti consensi, soprattutto tra gli ultrà più giovani, il che portò ad una profonda divisione all'interno della curva e negli stessi gruppi. Nacquero così le prime tensioni e i primi scontri con gli altri gruppi di tifosi, su tutti quelli del Genoa, del Torino, e delle milanesi. Più avanti, si andranno ad inasprirsi i rapporti anche verso altre tifoserie diffondendo in tutto lo Stivale la fama di tifoseria "calda"[54].
Agli inizi degli anni ottanta il tifo a Bergamo è in una fase cruciale di profondo cambiamento: si sta progressivamente spostando verso la linea più dura ed estrema portata avanti dalle Brigate (che nel frattempo avevano assorbito il gruppo degli Ultras) e che in poco tempo era diventato il gruppo leader della Nord.
Il 14 ottobre 1982, dopo un declino dovuto all'escalation del nuovo modo di tifare, vengono sciolti ufficialmente i Commandos[55].
Nel 1983 nascono nuovi gruppi da una serie di scissioni nelle Brigate e che poco più tardi si uniranno per formare un nuovo gruppo che segnerà, negli anni seguenti, la storia del mondo ultrà italiano: i Wild Kaos. Il motivo della scissione dal gruppo più importante della tifoseria bergamasca era lo stesso che aveva comportato la separazione dai Commandos: troppo poco casino[56].
Per quasi vent'anni, questi due gruppi (Brigate e Kaos) hanno retto le redini della Nord sebbene non ci fossero sempre stati buoni rapporti tra le due compagini. Questi attriti erano dovuti soprattutto alle diverse ideologie politiche (le Brigate erano storicamente di sinistra, mentre i Kaos erano filoleghisti); in parecchie situazioni i due gruppi sono anche venuti alle mani[57][58]. Diventa molto sentito in questo periodo, il derby lombardo contro il Brescia che portò a numerosi episodi di violenza prima, durante e dopo la partita.
Nei primi anni del nuovo millennio questi gruppi organizzati si sciolsero e, complici leggi molto restrittive, il fenomeno-violenza è andato diminuendo sempre più.
Dal 2005 in Curva Nord l'unico gruppo di tifo organizzato rimasto sono i Dell'Atalanta Supporters, ora chiamati semplicemente Curva Nord Bergamo 1907, a sottolineare l'unità del tifo atalantino. Questo gruppo è nato da ex-membri di Bna e Wild Kaos con l'intento di unificare il tifo bergamasco sotto un'unica entità apolitica, in modo da rilanciare la Nord.
Da segnalare, le numerose iniziative che la tifoseria ha portato e porta avanti: oltre alle coreografie, manifesti e giornalini, dal 2002 è diventata d'abitudine tradizionale la Festa della Dea: una festa popolare a base di musica, cucina nostrana con l'intrattenimento di protagonisti nerazzurri contemporanei e non. Oltre a questo la tifoseria da tempo porta avanti iniziative di solidarietà, anche attraverso la raccolta di fondi. Ad esempio, dopo il terremoto dell'Aquila del 2009 la tifoseria atalantina ha sostenuto L'Aquila Rugby con 15.000 euro: l'incasso dell'edizione 2009 della Festa della Dea, più 5.000 euro provenienti da sottoscrizioni libere.
In Curva Sud dal 2006 ex membri delle Bna, insieme ad altri sottogruppi, formano il gruppo Forever Atalanta, tuttora attivo.
fonte wiki
Coreografia della Curva Nord in occasione della finale di Coppa Italia del 1995-96
Secondo un sondaggio del 2003, fatto dal quotidiano la Repubblica, la squadra può contare su circa 119.000 tifosi in Italia,[51] la grande maggioranza dei quali proviene dalla città e dalla provincia di Bergamo.
I primi gruppi di tifo organizzato nacquero verso la metà degli anni sessanta quando si formò il primo centro di coordinamento del tifo orobico, denominato Club Amici dell'Atalanta.[52] Prima di allora il tifo come lo si intende al giorno d'oggi era pressoché inesistente.
Il 12 dicembre 1971 durante una trasferta organizzata dal Club Amici, un gruppo di amici decide di creare il primo gruppo organizzato di tifosi nerazzurri: nascono così gli Atalanta Commandos che si posizionarono dapprima nella curva Sud dello stadio Comunale e successivamente in curva Nord (dal 1997 intitolata a Federico Pisani), luogo in cui si riunisce tutt'oggi il tifo atalantino[53]. Il gruppo, di stampo apolitico, porta ad un'innovazione del tifo a Bergamo, con cori e striscioni e basandosi sul concetto della non-violenza. Di anno in anno, l'organizzazione fa sempre più proseliti, e si distingue anche fuori dallo stadio, organizzando partite di calcio, camminate, pullman propri e distribuendo un giornalino per diffondere la "mentalità" ultras.
Pochi anni più tardi, sull'esempio dei Commandos, nascono nuovi gruppi in curva Nord; tra i più importanti citiamo il gruppo Ultras-Fossa(di stampo meno pacifista del precedente), gli Sbandati e le Brigate Neroazzurre.
Quest'ultime, nacquero da uno costola degli stessi Commandos, nei quali non condividevano l'eccessiva moderatezza, dando un'impronta più trasgressiva. Da qui in avanti, per le Brigate inizia un'ascesa continua che le porterà in breve tempo a diventare uno dei club ultrà più ammirati e rispettati di tutta Italia.
La nuova mentalità favorevole allo scontro trova molti consensi, soprattutto tra gli ultrà più giovani, il che portò ad una profonda divisione all'interno della curva e negli stessi gruppi. Nacquero così le prime tensioni e i primi scontri con gli altri gruppi di tifosi, su tutti quelli del Genoa, del Torino, e delle milanesi. Più avanti, si andranno ad inasprirsi i rapporti anche verso altre tifoserie diffondendo in tutto lo Stivale la fama di tifoseria "calda"[54].
Agli inizi degli anni ottanta il tifo a Bergamo è in una fase cruciale di profondo cambiamento: si sta progressivamente spostando verso la linea più dura ed estrema portata avanti dalle Brigate (che nel frattempo avevano assorbito il gruppo degli Ultras) e che in poco tempo era diventato il gruppo leader della Nord.
Il 14 ottobre 1982, dopo un declino dovuto all'escalation del nuovo modo di tifare, vengono sciolti ufficialmente i Commandos[55].
Nel 1983 nascono nuovi gruppi da una serie di scissioni nelle Brigate e che poco più tardi si uniranno per formare un nuovo gruppo che segnerà, negli anni seguenti, la storia del mondo ultrà italiano: i Wild Kaos. Il motivo della scissione dal gruppo più importante della tifoseria bergamasca era lo stesso che aveva comportato la separazione dai Commandos: troppo poco casino[56].
Per quasi vent'anni, questi due gruppi (Brigate e Kaos) hanno retto le redini della Nord sebbene non ci fossero sempre stati buoni rapporti tra le due compagini. Questi attriti erano dovuti soprattutto alle diverse ideologie politiche (le Brigate erano storicamente di sinistra, mentre i Kaos erano filoleghisti); in parecchie situazioni i due gruppi sono anche venuti alle mani[57][58]. Diventa molto sentito in questo periodo, il derby lombardo contro il Brescia che portò a numerosi episodi di violenza prima, durante e dopo la partita.
Nei primi anni del nuovo millennio questi gruppi organizzati si sciolsero e, complici leggi molto restrittive, il fenomeno-violenza è andato diminuendo sempre più.
Dal 2005 in Curva Nord l'unico gruppo di tifo organizzato rimasto sono i Dell'Atalanta Supporters, ora chiamati semplicemente Curva Nord Bergamo 1907, a sottolineare l'unità del tifo atalantino. Questo gruppo è nato da ex-membri di Bna e Wild Kaos con l'intento di unificare il tifo bergamasco sotto un'unica entità apolitica, in modo da rilanciare la Nord.
Da segnalare, le numerose iniziative che la tifoseria ha portato e porta avanti: oltre alle coreografie, manifesti e giornalini, dal 2002 è diventata d'abitudine tradizionale la Festa della Dea: una festa popolare a base di musica, cucina nostrana con l'intrattenimento di protagonisti nerazzurri contemporanei e non. Oltre a questo la tifoseria da tempo porta avanti iniziative di solidarietà, anche attraverso la raccolta di fondi. Ad esempio, dopo il terremoto dell'Aquila del 2009 la tifoseria atalantina ha sostenuto L'Aquila Rugby con 15.000 euro: l'incasso dell'edizione 2009 della Festa della Dea, più 5.000 euro provenienti da sottoscrizioni libere.
In Curva Sud dal 2006 ex membri delle Bna, insieme ad altri sottogruppi, formano il gruppo Forever Atalanta, tuttora attivo.
fonte wiki